sabato 5 luglio 2008

Vieni A Ballare In Puglia

http://www.riotvillage.it/Joomla/

Da 14 anni l’Unione degli Studenti organizza il Campeggio Estivo al fine di impostare l’elaborazione politica all’insegna del divertimento, socialità e contaminazione d’esperienze.
Studentesse e studenti che da 14 anni si incontrano condividendo pratiche, espressività artistico-culturale, linguaggi e storie collettive tra le più disparate che riescono a trovare sintesi nell’Unione degli Studenti.

Sono in preparazione psicologica pre-campeggio..
e siccome la meta è la Puglia, perchè non ascoltare la canzone giusta?!?!?

http://it.youtube.com/watch?v=jsu9cXU8G44&feature=related


I delfini vanno a ballare sulle spiagge. Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti.
Le nuvole vano a ballare all'orizzonte. I treni vanno a ballare nei musei a pagamento. E tu dove vai a ballare?
RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia.

Tieni la testa alta quando passi vicino ala gru perchè può capitare che si stacchi e venga giù. Hey turista so che tu resti in questo posto italico. Attento! Tu passi il valico ma questa terra ti manda al manicomio.
Mare adriatico e Jonio, vuoi respirare lo iodio ma qui nel golfo c'è puzza di zolfo, che sta arrivando il demonio.
Abbronzatura da paura con la diossina dell'ILVA. Qua ti vengono pois più rossi di Milua e dopo assomigli alla Pimpa.
Nella zona spacciano la morìa più buona. C'è chi ha fumato veleni all'ENI, chi ha lavorato ed è andato in coma. Fuma persino il Gargano, con tutte quelle foreste accese. Turista tu balli e canti, io conto i defunti di questo paese. Dove quei furbi che fanno le imprese, non badano a spese, pensano che il protocollo di Kyoto sia un film erotico giapponese.

RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre non le riapri più.
Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia.

Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perché può capitare che si stacchi e venga giù. E' vero, qui si fa festa, la gente è depressa e scarica. Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica. Tra un palo che cade ed un tubo che scoppia in quella bolgia si accoppa chi sgobba e chi non sgobba si compra la roba e si fonda finché non ingombra la tomba. Vieni a ballare compare nei campi di pomodori la mafia schiavizza i lavoratori, e se ti ribelli vai fuori. Rumeni ammassati nei bugigattoli come pelati nei barattoli.
Costretti a subire i ricatti di uomini grandi ma come coriandoli. Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati e ci siamo dimenticati d'essere figli di emigrati. Mortificati, non ti revineremo la gita. Su, passa dalla Puglia, passa a miglior vita.

RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più.
Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia dove ti aspetta il boia boia boia.

Agli angoli delle strade spade più di re Artù, si apre la voragine e vai dritto a Belzebù.
O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te.
E subito penso che potrei morire anche con te.


Caparezza

giovedì 3 luglio 2008

La Repubblica dei papponi


- Oltre il 40% della ricchezza nazionale è illegale (rapporto Alto Commissariato anti-Corruzione)

- Lavoro nero e sommerso: 27% del Pil (fonte Ocse)

- Evasione fiscale: 200 miliardi di euro (fonte Secit e Revue de droit fiscal)

- Grandi aziende con un fatturato superiore a 50 milioni di euro, che evadono il fisco: 98,40% (fonte Agenzia delle entrate fiscali)
- Esportazione illecita di capitali: 85-90 miliardi di euro (fonte Confcommercio, Eurispes, Procura Nazionale Antimafia, settimanale Economy)

- Beni consolidati delle mafie: 1.000 miliardi di euro (fonti Confcommercio, Economy, Procura Nazionale Antimafia)

- Affiliazioni alle mafie, esclusi i colletti bianchi che utilizzano il denaro riciclato: 1.800.000 persone (fonte Dia e relazione Commissione Parlamentare Antimafia 2003)

- Percentuali delle estorsioni per regione sul totale per Campania 14,9%, Sicilia 12,9% e Lombardia 10,4% (fonte Ministero dell'Interno)

- Nella sua ultima relazione il Commissariato contro la Corruzione ha affermato: siamo peggio che in Tangentopoli, la corruzione piega ogni settore e la sanità è terra di conquista.


dati da: La Casa della Legalità

martedì 1 luglio 2008

La compagnia della Trona


Un tempo vi erano i torcioni elfici capaci di far arrivare qualsiasi essere alla visione ultima al solo respirare le loro cappe di fumo inebriante. Saurgonf, sommo signore di Bongmor, robboso di questa roba elfica, fingendosi per lunghi anni rispettoso delle comunità elfiche e loro amico si fece pazientemente spiegare il segreto, riuscendo in fine a rivelarsi più bravo ed efficiente degli elfi stessi nell'arte di rollare questi torcioni. Divenuto esperto, elfi, umani e nani si rifornirono spesso dal grande rollatore fino all'anno di carestia. Un anno era stato possibile rollare solo 20 torcioni e Saurgonf decise così di disporre di essi: tre finirono in mano agli elfi che più sapevano godersi la trona, sette ai nani che dentro le grotte potevano comunque beneficiare di fuoriuscite improvvise di gas per poter comunque avere una discreta botta, nove agli umani che più di tutti sono robbosi e una la più potente nelle sue mani l'unica torcia! Gli umani robbosi e gli elfi non soddisfatti dell'ingiusta ripartizione formarono quindi una lega contro Saurgonf, sperando di poter poi insieme usufruire dell'unica torcia, attaccando il loro rollatore di fiducia e sgominandolo impadronendosi della torcia. I nani intanto stavano vedendo grossi umani di fuoco in preda com'erano ad allucinazioni tremende causate dai sette spinelli e dalle bolle di gas nelle profondità della terra. Gli elfi a quel tempo non si fidavano infatti degli umani, essi avevano conservato e preservato le tre canne mentre i nove re umani le avevano fumate come personelli riducendosi a esseri non senzienti che giravano per la terra di mezzo cantando "Karma Police" e agendo solo in base ad un robbosismo cronico; la già poca fiducia degli elfi venne rotta definitivamente nel momento della vittoria gli umani rinchiuso Saurgonf si impadronirono dell'unica torcia e invece che appizzarla presso il monte fatto per poi dividerla con tutti i vincitori se la tennero e ciò che tutti desideravano finì nelle mani di Narghildur che pochi giorni dopo cadde sotto l'assalto di un gruppo di robbosi nello stesso giorno in cui l'unica torcia sparì per poi non riapparire per lungo tempo.Ciò che non andava dimenticato andò così dimenticato e finì nelle mani di Robbum un giovane della popolazione dei gonfit che seppur massacrato dal robbosismo non riuscì mai ad usufruire di essa non sapendo come appizzarla.Passarono giorni, mesi, anni fino a che il giovane Cylum, un piccolo gonfit della contea, in una sua avventura con alcuni nani mescalinati che andavano a caccia di draghi facendo solo danni non la trovò, ma anche lui non sapendo come accenderla mai la accese e mai ne usufruì.Altri anni passarono contribuendo al dimenticatoio della torcia, ma durante un compleanno mastodontico di Cylum il prodotto di Saurgonf divenne di nuovo utile; a causa del gran numero di invitati da gonfiare a quella festa tutta l'erba della contea era stata presa e finita per caricare grosse pipette con cui tutti gli invitati potessero svarionare abbastanza, ma al momento del discorso Cylum non sentendosi abbastanza gonfio prese il torcione lo infilò in bocca e cercò di appizzarlo, nulla accadde, ma l'ormai vecchio gonfit assaporò in minima parte il potere del thc dell'oggetto iniziando a parlare di un certo luogo chiamato Granburrone dove sosteneva ci fosse della roba buonissima. Godo il giovane nipote di Cylum fu così lasciato a fine festa dal delirante zio con il torcione in mano e non riuscendo così anche lui ad accenderlo decise di chiedere al suo amico Skunk, Fungolaf, un modo per accenderla. Il vecchio Skunk incuriosito dalla vicenda andò a documentarsi in giro per scoprire come mai non si accendesse quello strano cannone, nei suoi giri incontrò il suo amico Sauropast in un momento di assoluta attrazione verso l'iridescenza, infatti balbettava qualcosa a proposito di multicolore e di quanto fosse stufo della sua tunica bianca, Sauropast trattenne così Fungolaf drogandolo a puntino e facendolo diventare ebete per un lungo periodo; nella contea intanto Godo stufo di aspettare il "vecchio drogato di merda", come lui stesso amava definirlo, partì alla ricerca di un modo per accendere un cannone e magari anche ritrovare lo zio, forse unico depositario del segreto, con tre suoi amici: Skunkvise Ganja, Marry Joint e Fungolino Tuc.
Questo svarione non è opera mia, ma mi piaceva postarlo...
ci sarà un sequel?
finirà l'avventura di Godo?
Scoprirete tutto nella seconda puntata!

mercoledì 25 giugno 2008

L'energia del futuro!

Copio questo intervista dal blog di Beppe Grillo, tratta di un tema molto importante:
le energie rinnovabili, alias energie del futuro.


Vi chiederei di leggerla anche se lunga perchè ci sono scritte cose stupefacienti e interessanti.


"Il blog ha intervistato Jeremy Rifkin, autore di fama mondiale, tra i suoi libri: “Economia all’idrogeno”.Il mondo che conosciamo sta cambiando in fretta. Il petrolio sta finendo. L’energia avrà due caratteristiche: sarà rinnovabile, come il sole e il vento, e distribuita. Ognuno di noi potrà creare la propria energia e metterla a disposizione degli altri in rete.


"Ora, al tramonto [della seconda rivoluzione industriale] ci sono alcune situazioni davvero molto critiche. Il prezzo dell’energia sta drammaticamente salendo e il mercato mondiale del petrolio si è appena avviato al suo picco di produzione. I prezzi del cibo sono raddoppiati negli ultimi anni poiché la produzione di cibo è prevalentemente basata sui combustibili fossili. Appena raggiungeremo il picco della produzione di petrolio, i prezzi saliranno, l’economia globale ristagnerà, avremo recessione e ci saranno persone che non riusciranno a mettere in tavola qualcosa da mangiare. Il “picco del petrolio” avviene si è usato metà del petrolio disponibile. Quando questo avverrà, quando saremo all’apice di questa curva, saremo alla fine dell’era del petrolio perché il costo di estrazione non sarà più sostenibile. Quando arriveremo al picco? L’ottimista agenzia internazionale per l’energia dice che ci arriveremo probabilmente attorno al 2025-2035. D’altra parte negli ultimi anni alcuni dei più grandi geologi del mondo, utilizzando dei modelli matematici molto avanzati, rilevano che arriveremo al picco tra il 2010 e il 2020. Uno dei maggiori esperti sostiene che il picco è già stato raggiunto nel 2005. Ora, il giacimento del Mare del Nord ha raggiunto il picco 3 anni fa. Il Messico, il quarto produttore mondiale, raggiungerà il picco nel 2010, come probabilmente la Russia. Nel mio libro, Economia all’idrogeno, ho speso molte parole su questa questione. Io non so chi ha ragione, gli ottimisti o i pessimisti. Ma questo non fa alcuna differenza, è una piccolissima finestra. La seconda crisi legata al tramonto di questo regime energetico è l’aumento di instabilità politica nei Paesi produttori di petrolio. Dobbiamo capire che oggi un terzo delle guerre civili nel mondo è nei Paesi produttori di petrolio. Immaginate cosa accadrà nel 2009, 2010, 2011, 2012 e così via. Tutti vogliono il petrolio, il petrolio sta diventando sempre più costoso. Ci saranno più conflitti politici e militari nei Paesi produttori. Infine, c’è la questione dei cambiamenti climatici. Se prendiamo gli obiettivi dell’Unione Europea sulla riduzione della Co2, e la UE è la più aggressiva del mondo in questo senso, anche se riuscissimo a raggiungere quegli obiettivi ma non facessero lo stesso India, Cina e altri Paesi, la temperatura aumenterà di 6°C in questo secolo e sarà la fine della civilizzazione come la conosciamo. Lasciatemi dire che quello di cui abbiamo bisogno adesso è un piano economico che sia sufficientemente ambizioso ed efficace per gestire l’enormità del picco del petrolio e dei cambiamenti climatici. Lasciatemi dire che le grandi rivoluzioni economiche accadono quando l’umanità cambia il modo di produrre l’energia, primo, e quando cambia il modo di comunicare, per organizzare questa rivoluzione energetica. All’inizio del XX secolo la rivoluzione del telegrafo e del telefono convergeva con quella del petrolio e della combustione interna, dando vita alla seconda rivoluzione industriale. Ora siamo al tramonto di quella rivoluzione industriale. La domanda è: come aprire la porta alla terza rivoluzione industriale. Oggi siamo in grado di comunicare peer to peer, uno a uno, uno a molti, molti a molti. Io sto comunicando con voi via Internet. Questa rivoluzione “distribuita” della comunicazione, questa è la parola chiave: “distribuita”, questa rivoluzione “piatta”, “equa” della comunicazione proprio ora sta cominciando a convergere con la rivoluzione della nuova energia distribuita. La convergenza di queste due tecnologie può aprire la strada alla terza rivoluzione industriale. L’energia distribuita la troviamo dietro l’angolo. Ce n’è ovunque in Italia, ovunque nel mondo. Il Sole sorge ovunque sul pianeta. Il vento soffia su tutta la Terra, se viviamo sulla costa abbiamo la forza delle onde. Sotto il terreno tutti abbiamo calore. C’è il mini idroelettrico. Queste sono energie distribuite che si trovano ovunque. L’Unione Europea ha posto il primo pilastro della terza rivoluzione industriale, che sono le energie rinnovabili e distribuite. Primo, dobbiamo passare alle energie rinnovabili e distribuite. La UE ha fissato l’obiettivo al 20%. Secondo, dobbiamo rendere tutti gli edifici impianti di generazione di energia. Milioni di edifici che producono e raccolgono energia in un grande impianto di generazione. Questo già esiste. Terzo pilastro: come accumuliamo questa energia? Perché il Sole non splende sempre, nemmeno nella bellissima Italia. Il vento non soffia sempre e le centrali idroelettriche possono non funzionare nei periodi di siccità. Il terzo pilastro riguarda come raccogliamo questa energia e la principale forma di accumulo sarà l’idrogeno. L’idrogeno può accumulare l’energia così come i supporti digitali contengono le informazioni multimediali. Infine, il quarto pilastro, quando la comunicazione distribuita converge verso la rivoluzione energetica generando la terza rivoluzione industriale. Prendiamo la stessa tecnologia che usiamo per Internet, la stessa, e prendiamo la rete energetica italiana, europea e la rendiamo una grande rete mondiale, come Internet. Quando io, voi e ognuno produrrà la sua propria energia come produciamo informazione grazie ai computer, la accumuliamo grazie all’idrogeno come i media con i supporti digitali, potremo condividere il surplus di produzione nella rete italiana, europea e globale nella “InterGrid”, come condividiamo le informazioni in Internet. Questa è la terza rivoluzione industriale. Io lavoro con molte tra le più grandi aziende energetiche del mondo, come consulente. Lasciatemi fare una considerazione in termini di business, non in termini ideologici. Non credo che l’energia nucleare sarà significativa in futuro e credo che sia alla fine del suo corso e qualsiasi governo sbaglierebbe a investire nell’atomo. Vi spiego le ragioni. Non produciamo Co2 con gli impianti nucleari, quindi dovrebbe essere parte della soluzione ai problemi climatici. Ma guardiamo ai numeri. Ci sono 439 impianti nucleari al mondo, oggi, che producono solo il 5% dell’energia che consumiamo. Questi impianti sono molto vecchi. C’è qualcuno in Italia o nel mondo che davvero crede che si possano rimpiazzare i 439 impianti che abbiamo oggi nei prossimi vent’anni. Anche se lo facessimo continueremmo a produrre solo il 5% dell’energia consumata, senza alcun beneficio per i cambiamenti climatici. E’ chiaro che perché ne avesse, dovrebbero coprire almeno il 20% della produzione. Ma perché la produzione di energia sia per il 20% nucleare, dovremmo costruire 3 centrali atomiche ogni 30 giorni per i prossimi 60 anni. Capito? Duemila centrali atomiche. Tre nuove centrali ogni mese per sessant’anni. Non sappiamo ancora cosa fare con le scorie. Siamo nell'energia atomica da 60 anni e l'industria ci aveva detto: "Costruite gli impianti e dateci tempo sufficiente per capire come trasportare e stoccare le scorie". Sessant'anni dopo questa industria ci dice "Fidatevi ancora di noi, possiamo farcela", ma ancora non sanno come fare. L'agenzia internazionale per l'energia atomica dice che potremmo avere carenza di uranio tra il 2025 e il 2035, facendo cosi' morire i 439 impianti nucleare che producono il 5% dell'energia del mondo. Potremmo prendere l'uranio che abbiamo e convertirlo in plutonio. Ma avremmo il pericolo del terrorismo nucleare. Vogliamo davvero avere plutonio in tutto il mondo in un'epoca di potenziali attacchi terroristici? Credo sia folle. E infine, una cosa che tutti dovrebbero discutere col vicino di casa: non abbiamo acqua! Questo le aziende energetiche lo sanno ma la gente no. Prendete la Francia, la quintessenza dell'energia atomica, prodotta per il 70%. Questo e' quello che la gente non sa: il 40% di tutta l'acqua consumata in Francia lo scorso anno, e' servita a raffreddare i reattori nucleari. Il 40%. Vi ricordate tre anni fa, quando molti anziani in Francia morirono durante l'estate perche' l'aria condizionata era scarsa? Quello che non sapete e' che non ci fu abbastanza acqua per raffreddare i reattori nucleari, che dovettero diminuire la loro produzione di elettricita'. Dove pensano di trovare, l'Italia e gli altri Paesi, l'acqua per raffreddare gli impianti se non l'ha trovata la Francia? Quello che dobbiamo fare è democratizzare l’energia. La terza rivoluzione industriale significa dare potere alle persone e per la generazione cresciuta con la Rete questo è la conclusione e il completamento di questa rivoluzione, proprio come ora parliamo in Internet, centinaia di persone sono in Internet, ed è tutto gratuito, e questi possono creare il più grande, decentralizzato, network televisivo, open source, condiviso…perché non possiamo farlo con l’energia?

L’Italia è l’Arabia Saudita delle energie rinnovabili! Ci sono così tante e distribuite energie rinnovabili nel vostro Paese! Mi meraviglio quando vengo nel vostro Paese e vedo che non vi state muovendo nella direzione in cui si muove la Spagna, aggressivamente verso le energie rinnovabili. Per esempio, voi avete il Sole! Avete così tanto sole da Roma a Bari. Avete il Sole! Siete una penisola, avete il vento tutto il tempo, avete il mare che vi circonda, avete ricche zone geotermiche in Toscana, biomasse da Bolzano in su nel nord Italia, avete la neve, per l’idroelettrico, dalle Alpi. Voi avete molta più energia di quella che vi serve, in energie rinnovabili! Non la state usando…io non capisco. L’Italia potrebbe. Credo che, umilmente, quel che posso dire al governo italiano è: a che gioco volete giocare? Se il vostro piano è restare nelle vecchie energie, l’Italia non sarà competitiva e non potrà godere dell’effetto moltiplicatore sull’economia della terza rivoluzione industriale per muoversi nella nuova rivoluzione economica e si troverà a correre dietro a molti altri Paesi col passare del XXI secolo. Se invece l’Italia deciderà che è il momento di iniziare a muoversi verso la terza rivoluzione industriale, le opportunità per l’Italia e i suoi abitanti saranno enormi. Da anni seguo il tuo sito, vorrei che ci fossero voci come la tua in altri Paesi. Ha permesso a cosi' tante persone di impegnarsi insieme...credo sia istruttivo rispetto alla strada che dobbiamo intraprendere." Jeremy Rifkin

La strada della vita

Sulla strada della mia vita
non è stato sempre facile
ma dal dolore s'impara.
Quando tutto sembra immobile
io non mi fermo.
Domani è un altro giorno
perchè cambiare è come nuova energia
perchè tutto mi aiuta a crescere
a capire che si può perdere
ma l'importante è
non darsi vinti mai.

Giunfry



Guarda le piccole cose perche' un giorno ti volterai e capirai che erano grandi...

martedì 24 giugno 2008

19 maggio - 24 giugno

Un mese.
è passato un mese dal mio ultimo post, un po' per difficoltà tecniche e un po' per dimenticanza non ho più avuto l'occasione di scrivere qualcosa di interessante..


Oggi la situazione è preoccupante... ho fatto la doccia ieri sera prima di andare a dormire e con questo caldo tremendo riesco già ad avere delle super-ascelle-pezzatissime gusto cipolla.
Questo non mi permette movimenti rapidi alla tastiera, a meno che il sottoscritto non voglia testare un nuovo tipo di sonnifero-avvelenante, visto che alzare e muovere le braccia non è per niente consigliabile.

Oggi il mio psicologo personale ed interiore, l'unico che mai avrò, mi ha prescritto di riprendere il post precedente:

http://sogni-in-liberta.blogspot.com/2008/05/il-mondo-sta-impazzendo.html

e mi ha ordinato sedutastante di trovare una risposta che possa soddisfare i più e non deludere "le centinaia di ragazze e ragazzi" che leggono il mio blog per due motivi:

1)se mai dovessero uccidermi e farlo passare per un suicidio non vorrei mai che poi venissero a leggere il mio blog e trovando quel post, dicessero:
"ora del decesso: 10.20, si, effettivamente si è trattato di suicidio, il ragazzo presenta ferite mortali auto-inferte, sul blog tutta la verità sui suoi ultimi pensieri..."
risposta immaginaria dalla tomba: "mavalà! stronzi!"

2)non vorrei mai che qualcuno leggendolo entrasse in depressione, o aumentasse la dose dei problemi che già ha.

quindi le possibilità sono due:
o trovo una soluzione, o trovo più soluzioni.


badate bene che la differenza non è così sottile come sembra tra un singolare e un plurale.
una soluzione permette una via di scampo da una situzione scomoda, oppure il ritorno nella stessa se non si ha il coraggio di tentarla.
più soluzioni permettono invece una scelta più ampia e una maggiore volontà nel non tornare indietro, o meglio nel volere andare avanti e nell'uscire dalla situazione attuale.
sembra banale, ma se ci pensate non è così.

dopo questo svarione linguistico, torniamo al nocciolo della questione:
"il mondo sta impazzendo!"



purtroppo non posso minimamente rinnegare ciò che ho scritto nel post in questione, sono cose che penso e che mi sembrano anche parecchio reali, quindi sarebbe ipocrita dire:
"ma no, il mondo va benissimo! siamo tutti felicissimi, ci divertiamo dalla mattina alla sera, nessuno sta male e ci piace così!"

quindi mi posso limitare a dare un'altra soluzione o più soluzioni che siano un po' controcorrente rispetto a quella che ho dato prima:

>cit: "il problema è che una volta toccato il fondo, non si deve per forza risalire anzi si può continuare a scavare!
E allora forza, prendi una pala e vieni anche tu!
Se ci mettiamo tutti d'impegno finiremo prima di scavare, e a quel punto o verremo tutti risucchiati da un enorme buco nero creato dal nostro tanto scavare o dovremmo ricostruire pezzettino per pezzettino le fondamenta di questa Terra!
Questo si chiama "pensare positivo!"


e ora viene la parte difficile da scrivere...

allora la prima soluzione che potrei provare a dare è questa:

1]-cercare di vivere dedicandosi a tempo pieno a cambiare il mondo.
e prima che vi facciate mille seghe mentali, pongo già due domande e provo a dare delle risposte, le altre domande le lascio ai vostri commenti:

a)è impossibile.
se una cosa non vi piace, o la cambiate o continuerà a non piacervi, in più la vita è una sola, fate due più due e ne uscirà fuori che state sprecando già del tempo prezioso pensandoci.

b)è banale.
"La vera rivoluzione dobbiamo cominciare a farla dentro di noi"
"Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar se stesso."
a me non sembra tanto banale, basta ragionarci 10 secondi per essere d'accordo.

poi avrei altre tre soluzioni:

2]-andare a vivere in un posto isolato, da solo o con 3-4 persone, coltivare la terra e vivere di poco, lontano dal mondo e dai milioni di coglioni che lo infestano.

3]-sperare nella fine del capitalismo, ormai vicina si spera.

4]-vivere la vita nel modo migliore: trattando gli altri bene, cercando di cambiare le cose poco alla volta ma con impegno, vivere con onestà e generosità, aiutare gli altri quando si può, non girare la faccia dall'altra parte davanti alle ingiustizie e lottare sempre per i propri diritti.


be direi che per oggi va bene così, ci ho messo quasi un'ora per scrivere 4 righe..

lunedì 19 maggio 2008

Vasilij Grigor'evič Zajcev

Vasilij Grigor'evič Zajcev è stato un militare sovietico e tiratore scelto che combatté nella seconda guerra mondiale. Il suo primo campo di battaglia fu Stalingrado, dove tra il 10 novembre e il 17 dicembre 1942 uccise 225 tra soldati e ufficiali della Wehrmacht e altri eserciti dell'Asse, tra cui 11 cecchini nemici..

Secondo Vasilij Ivanovič Čujkov (Comandate della 62^ armata russa a difesa di Stalingrado) i tedeschi, nel tentativo di ucciderlo, mandarono a Stalingrado il maggiore König, comandante della loro scuola militare per tiratori scelti. Si narra che Zajcev, dopo una caccia durata diversi giorni, abbia intravisto il suo cacciatore sotto una lamina di ferro, e lo abbia ucciso. Lo scontro tra i due fu reso in forma di fiction nel film Il nemico alle porte.


il Sergente Vasilij Ivanovic Zaitcev della divisione Bajtuk non era bello come Jude Law, ma per i soldati della 62° armata del generale Cujkov era come Dio. Le sue imprese sulla riva ovest del Volga erano seguite come le avventure di un eroe da romanzo. Zaitcev, "lepre" in russo, era il più famoso cecchino di Stalingrado, l’uomo che da solo uccideva più soldati tedeschi di quanti ne potesse uccidere un pezzo d’artiglieria. Il soldato che addestrava nuovi cecchini, i "leprotti" per far vincere la guerra alla Madrepatria. Il pastore degli Urali che massacrava i nobili ufficiali tedeschi. Vasilij Ivanovic Zaitcev è uno degli eroi di quella che fu l’Unione Sovietica.



Fu decorato per le sue gesta con il titolo di:
Eroe dell'Unione Sovietica
e con numerose onoreficenze:
Ordine di Lenin
Ordine della Bandiere Rossa
Ordine della Guerra Patriottica di I classe
Medaglia per la difesa di Stalingrado
Medaglia per la vittoria sulla Germania nella
Grande Guerra Patriottica 1941-1945