martedì 1 luglio 2008

La compagnia della Trona


Un tempo vi erano i torcioni elfici capaci di far arrivare qualsiasi essere alla visione ultima al solo respirare le loro cappe di fumo inebriante. Saurgonf, sommo signore di Bongmor, robboso di questa roba elfica, fingendosi per lunghi anni rispettoso delle comunità elfiche e loro amico si fece pazientemente spiegare il segreto, riuscendo in fine a rivelarsi più bravo ed efficiente degli elfi stessi nell'arte di rollare questi torcioni. Divenuto esperto, elfi, umani e nani si rifornirono spesso dal grande rollatore fino all'anno di carestia. Un anno era stato possibile rollare solo 20 torcioni e Saurgonf decise così di disporre di essi: tre finirono in mano agli elfi che più sapevano godersi la trona, sette ai nani che dentro le grotte potevano comunque beneficiare di fuoriuscite improvvise di gas per poter comunque avere una discreta botta, nove agli umani che più di tutti sono robbosi e una la più potente nelle sue mani l'unica torcia! Gli umani robbosi e gli elfi non soddisfatti dell'ingiusta ripartizione formarono quindi una lega contro Saurgonf, sperando di poter poi insieme usufruire dell'unica torcia, attaccando il loro rollatore di fiducia e sgominandolo impadronendosi della torcia. I nani intanto stavano vedendo grossi umani di fuoco in preda com'erano ad allucinazioni tremende causate dai sette spinelli e dalle bolle di gas nelle profondità della terra. Gli elfi a quel tempo non si fidavano infatti degli umani, essi avevano conservato e preservato le tre canne mentre i nove re umani le avevano fumate come personelli riducendosi a esseri non senzienti che giravano per la terra di mezzo cantando "Karma Police" e agendo solo in base ad un robbosismo cronico; la già poca fiducia degli elfi venne rotta definitivamente nel momento della vittoria gli umani rinchiuso Saurgonf si impadronirono dell'unica torcia e invece che appizzarla presso il monte fatto per poi dividerla con tutti i vincitori se la tennero e ciò che tutti desideravano finì nelle mani di Narghildur che pochi giorni dopo cadde sotto l'assalto di un gruppo di robbosi nello stesso giorno in cui l'unica torcia sparì per poi non riapparire per lungo tempo.Ciò che non andava dimenticato andò così dimenticato e finì nelle mani di Robbum un giovane della popolazione dei gonfit che seppur massacrato dal robbosismo non riuscì mai ad usufruire di essa non sapendo come appizzarla.Passarono giorni, mesi, anni fino a che il giovane Cylum, un piccolo gonfit della contea, in una sua avventura con alcuni nani mescalinati che andavano a caccia di draghi facendo solo danni non la trovò, ma anche lui non sapendo come accenderla mai la accese e mai ne usufruì.Altri anni passarono contribuendo al dimenticatoio della torcia, ma durante un compleanno mastodontico di Cylum il prodotto di Saurgonf divenne di nuovo utile; a causa del gran numero di invitati da gonfiare a quella festa tutta l'erba della contea era stata presa e finita per caricare grosse pipette con cui tutti gli invitati potessero svarionare abbastanza, ma al momento del discorso Cylum non sentendosi abbastanza gonfio prese il torcione lo infilò in bocca e cercò di appizzarlo, nulla accadde, ma l'ormai vecchio gonfit assaporò in minima parte il potere del thc dell'oggetto iniziando a parlare di un certo luogo chiamato Granburrone dove sosteneva ci fosse della roba buonissima. Godo il giovane nipote di Cylum fu così lasciato a fine festa dal delirante zio con il torcione in mano e non riuscendo così anche lui ad accenderlo decise di chiedere al suo amico Skunk, Fungolaf, un modo per accenderla. Il vecchio Skunk incuriosito dalla vicenda andò a documentarsi in giro per scoprire come mai non si accendesse quello strano cannone, nei suoi giri incontrò il suo amico Sauropast in un momento di assoluta attrazione verso l'iridescenza, infatti balbettava qualcosa a proposito di multicolore e di quanto fosse stufo della sua tunica bianca, Sauropast trattenne così Fungolaf drogandolo a puntino e facendolo diventare ebete per un lungo periodo; nella contea intanto Godo stufo di aspettare il "vecchio drogato di merda", come lui stesso amava definirlo, partì alla ricerca di un modo per accendere un cannone e magari anche ritrovare lo zio, forse unico depositario del segreto, con tre suoi amici: Skunkvise Ganja, Marry Joint e Fungolino Tuc.
Questo svarione non è opera mia, ma mi piaceva postarlo...
ci sarà un sequel?
finirà l'avventura di Godo?
Scoprirete tutto nella seconda puntata!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Allora...questo non è l'intervento che volevo commentare...e questo non è il commento che volevo lasciare...ma dato che sono in una fase di pazzia data dal caldo che mi soffoca i neuroni dalla maturità che mi agita e basta e da molto altro....ho perso ogni tipo di seria ispirazione e intelligente argomentazione per commentare il tuo " il mondo stà impazzendo" ed è diventata solo una questione di principio riuscire a commentare !!!!!!
Quindi mentre tu starai facendo l'esame e io dovrei studiare per il mio...ho deciso di litigare con il tuo blog..sperando di vincere...almeno stà volta...inoltre ho deciso che ti perdono =P anche se non mi hai dato i diritti sulla frase"Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar se stesso." del buon Lev Tolstoj ... sono troppo brava...IO...
Bè se riuscirò a pubblicare questo commento...tornerò presto a farne uno degno di questo serioso blog ... =)
Ciao sfigatone .... Ale ..